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Auto: il vantaggio di essere elettrica…

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Un sondaggio del Centro Studi e Documentazione Direct Line evidenzia il crescente interesse degli italiani per le auto elettriche. È l’occasione per fare il punto sul mercato italiano dell’auto con focus particolare sulle alimentazioni alternative 

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Salvaguardia dell’ambiente + vantaggi di ordine fiscale e pratico = maggior interesse degli automobilisti italiani per il veicolo elettrico; queste, in sintesi, le motivazioni emerse dal sondaggio effettuato da Direct Line.

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Il 98% degli italiani (intervistati ndr.) riconosce nel bollo più economico uno dei vantaggi di possedere un’auto elettrica, il 97%, invece, la possibilità di circolare senza limiti”; più in dettaglio Direct Line ha così stigmatizzato le risposte degli automobilisti intervistati circa la loro crescente attenzione verso le vetture elettriche:

  • Il bollo auto costa meno (98% degli intervistati).
  • Non inquina e può circolare senza limiti (97% degli intervistati).
  • Può usufruire gratuitamente di alcuni parcheggi cittadini (96% degli intervistati).
  • Si ricarica con un costo vantaggioso.
  • Consuma poco.
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I vantaggi dell’elettrico

In realtà tutti i veicoli elettrici sono esclusi dal pagamento della tassa di proprietà automobilistica per i primi 5 anni compreso quello di immatricolazione; a partire dal 6° anno è prevista una riduzione del 75%, ma alcune Regioni come Lombardia e Piemonte estendono l’esenzione anche agli anni successivi.

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A questi vantaggi di ordine pratico si aggiungono l’apprezzamento per la modernità del design, e la silenziosità, dote che colpisce positivamente – in particolare – il 91% delle signore intervistate. Non bisogna però dimenticare che questa indubbia dote porta con sé un risvolto negativo non di poco conto: la silenziosità può rappresentare un reale pericolo, enfatizzato dal fatto che a questo tipo di auto è permessa la circolazione nei centri cittadini i cui pedoni, proprio per la minore presenza di auto, tendono a utilizzare la sede stradale come fosse una naturale estensione dei marciapiede.

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Naturalmente la oramai stra-denunciata carenza di distributori attrezzati sul territorio nazionale costituisce, assieme al costo non proprio popolare (perlomeno al momento) di questo tipo di mezzi, il principale ostacolo alla loro diffusione e questo viene puntualmente confermato dai risultati del sondaggio: quasi il 90% degli intervistati punta il dito tanto su questa carenza quanto – e le due cose vanno di pari passo – sulla scarsezza delle colonnine disponibili tanto che l’Unione Europea ha recentemente richiesto all’Italia l’installazione di oltre 70mila punti di ricarica per veicoli elettrici.

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Anche su questo tema prima o poi il nostro bel paese sarà prima ammonito e poi, quando le raccomandazioni si trasformeranno in norme, diverrà oggetto prima di procedura di infrazione e poi di multa… che ovviamente verrà pagata da noi tutti sotto forma di qualche balzello in più ovvero di qualche “ritocco” a quelli esistenti…

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Per meglio rapportare il tema “elettriche” al quadro generale del mercato auto in Italia nel 2013, ricordiamo – in base a dati UNRAE/ANFIA – che anche il 2013 ha fatto registrare una ulteriore flessione del 4%; dei 1.308.000 contratti stipulati, il 15,2% ha riguardato le alimentazioni alternative:

  • GPL: 8,9% del totale immatricolazioni.
  • Metano: 5,2% del totale immatricolate (+1,4% sul dato 2012).
  • Ibride: 11.816 (novembre 2012); dato percentuale a 12 mesi +118,4% rispetto al 2012.
  • Elettriche (870 unità).

GPL METANOSegnali di flessione nel 2013, invece, per le tradizionali (-5,9% per il diesel e -14,1% per la benzina), anche se negli ultimi mesi il diesel ha recuperato portando la propria quota di mercato al 54,1% mentre quella delle “benzina” è scesa al 30,7%.

Va evidenziato il dato relativo alle immatricolazioni di vetture alimentate anche a metano (68.059, con una crescita del 26,61% rispetto al 2012) la cui quota di mercato è stata pari a 5,19%. Un italiano su 20 ha acquistato un’auto a metano oltretutto in assenza di eco-incentivi da parte dello Stato il che focalizza l’attenzione sul fatto che oramai le auto così alimentate sono entrate a far parte dei listini delle case (alcune delle quali stanno incrementando le versioni disponibili.LOGO HYBRID

Inoltre la differenza di prezzo con le “benzina” è diventato del tutto marginale e viene spesso ulteriormente abbattuta da campagne promozionali ad hoc. Ma la vera sorpresa, che tutti si augurano durevole, è che il mese di dicembre si è segnalato per l’interruzione, dopo quasi tre anni e mezzo, del segno meno (+1,4%, rispetto al dicembre 2012 che comunque modifica solo marginalmente il negativo andamento dell’anno che si chiude, rispetto ai 12 mesi 2012, con una flessione del 7,1% pari a 100.000 targhe in meno).

Il Gruppo Fiat ha subito un calo del 2,45% (positivo solo Lancia ma comunque 5 modelli del Gruppo – Panda, Punto, Ypsilon, 500 e 500L – monopolizzano la Top Five delle vetture più vendute in Italia ); al secondo posto troviamo il Gruppo Volkswagen che ha fatto registrare a dicembre un incremento delle vendite del 9,36%. Bene anche per Ford (+15,41%), General Motors (+9%), Suzuki (+16,64%), BMW (+9,29%), Hyundai (+3,27%) ed infine il Gruppo Jaguar-Land Rover (+8,86%). Perdono invece Toyota (-19,85%) ed il Gruppo PSA (-10,58%).

Ed ecco, più in dettaglio, la situazione delle immatricolazioni sul mercato italiano:

 

LE AUTO ELETTRICHE

(Vetture a listino, relativi costi indicativi di base, e immatricolazioni 12 mesi 2013) 

COSTRUTTORE

MODELLO

LISTINO INDICATIVO (min/max gennaio 2014)

IMMATRICOLATO

2013

Nissan LEAF

€  24.790 – 36.590

323

Renault ZOE

€  21.850 – 23.650

203

Smart ForTwo E.D.

€  20.086 – 34.607

155

Citroën C-Zero

€  30.641

55

Renault Fluence

€  28.750

38

BMW i3

€  36.499 – 41.137

34

Peugeot iOn

€  30.369

14

Tesla Model S

da € 69.000

13

Mitsubishi Miev

€  32.214

3

Mia L

€  18.030

2

Tesla Roadster

€  101.821

2

Think City (Casa fallita)

Citato in quanto presente in statistica

1

LE AUTO IBRIDE

(Vetture a listino, relativi costi indicativi di base, e immatricolazioni 11 mesi 2013)

COSTRUTTORE

MODELLO

LISTINO INDICATIVO (min/max gennaio 2014)

IMMATRICOLATO

11 mesi 2013

Toyota Yaris Hsd

€  18.650 – 20.550

5.649

Toyota Auris Hsd

€  23.450 – 25.400

4.726

Toyota Prius Hsd

€  27.800 – 33.700

775

Lexus CT200

€  30.200 – 40.100

450

Peugeot 508 RXH

€  44.250

307

Peugeot 3008 HYbrid4

€  36.000 – 37.500

283

Lexus Is 300

€  37.900 – 50.400

37

Volvo V60

€  61.000

56

Lexus RX 450 h

€  59.750 – 77.750

218

Citroën DS5 HYbrid

€  39.450 – 45.650

187

Mercedes “E” BLUEtech Hybrid

€  53.760 – 62.750

107

 LE AUTO A “METANO”

(Vetture a listino, relativi costi indicativi di base, e immatricolazioni 11 mesi 2013)

COSTRUTTORE

MODELLO

LISTINO INDICATIVO (min/max gennaio 2014)

IMMATRICOLATO

11 mesi 2013

Fiat Panda

€  14.266 – 17.795

23.469

Fiat Punto

€  15.525 – 17.945

14.343

Lancia Ypsilon

€  16.786 – 17.795

7.758

Volkswagen Up!

€  12.400 – 16.060

6.160

Fiat Qubo

€ 18.710

5.198

Opel Zafira

€  27.310

3.208

Fiat 500L

€  19.206 – 22.433

2.872

Fiat Doblò

€  21.310 – 24.310

1.458

Seat Mii

€  11.940 – 13.900

1.160

Volkswagen Touran

€  22.900 – 32.500

792

 IL QUADRO GLOBALE IN QUOTE PERCENTUALI

(immatricolazioni 12 mesi 2013-2012-2011 per tipologia di alimentazione) 

Alimentazione

Anno 2013

Anno 2012

Anno 2011

Diesel

54,09

53,36

55,38

Benzina

30,66

33,14

38,90

GPL

8,86

9,17

3,22

Metano

5,19

3,81

2,18

Ibride

1,14

0,48

0,29

Elettriche

0,07

0,04

0,02

(fonte: UNRAE)  

Interessante notare, in quest’ultimo quadro, come il trend delle immatricolazioni di vetture alimentate in modo alternativo rispetto ai classici benzina e gasolio, sia stato costantemente in crescita nel triennio, evidenziando – nel raffronto 2011/2013 – una consistenza del dato 2013 mediamente tripla rispetto a quella del 2011.

Si tratta di cifre ben lontane, ad esempio, dal dato relativo al mercato norvegese, il cui 12% è appannaggio delle elettriche (con la Tesla S e la Nissan LEAF in prima e seconda posizione) ma comunque interessanti perché rivelatrici della attenzione sempre maggiore che le vetture non alimentate esclusivamente con carburanti tradizionali, sta conquistando anche in Italia.

Giovanni Notaro


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